Una settimana di trilli e stupori.
2 genitori, un amico, 4 bambini tra i 7 e 9 anni alla loro prima esperienza in barca a vela.
Non i genitori, i bambini.
Come ho sempre riscontrato, i bambini hanno una capacità di adattamento spettacolare.
Gli spiego due cose, e loro imparano prestissimo a muoversi con equilibrio, a usare le cose, ad entrare nella vita di barca. Rispettosi, attenti, ascoltatori.
Il battesimo non è stato facile. Settimana di tempo parecchio instabile alle Eolie.
40 nodi all’àncora la prima notte.
Ma i bimbi “sentono”, e se i grandi sono sereni, lo sono anche loro.
Siamo noi che generiamo in loro ansie e paure.
Noi eravamo sereni. E loro hanno dormito 8 ore di fila.
Settimana all’insegna di bagni – con tanto di pinne, maschere, tubi galleggianti, tavolette, canoa, etc etc-, tentativi di tuffi di testa (riuscitissimi verso la fine della settimana!) veleggiate, giri in tender, turni per chi doveva stare al timone.
Hanno imparato a leggere gli strumenti, a capire l’importanza dello scandaglio, a mantenere una rotta.
Hanno collaborato a bordo e compreso il senso della parola equipaggio.
Camilla è riuscita a domare i suoi capelli.
Mattia alla fine si tuffava di testa prendendo pure lo slancio.
Luigi è un ometto, e se non lo tenevamo partiva per nuotate barca – spiaggia senza dire niente a nessuno.
Marco, da che aveva paura del mare e delle onde, ha fatto piccoli tuffi accompagnati da urletti deliziosi e ha timonato a vela fiero come un vero capitano con due metri di onda (ma a lui abbiamo detto che era normale).
Chiara e Francesco felici per l’atmosfera che si è creata a bordo.
È stata una bella settimana.
Un grazie speciale ad Alfredo, mio carissimo amico e secondo di bordo per la settimana, per l’aiuto, il supporto, la solerzia, la compagnia nelle notti di vento, le chiacchierate ma soprattutto il salpancora.
Per decenza non pubblico la foto della copertina di pile zebrata con cui è salito a bordo!!